Pagine

giovedì 14 novembre 2013

"DECARBONIZIAMOCI"

In Italia sono in funzione 13 centrali a carbone diverse per potenza e tecnologia impiegata. Questi impianti hanno prodotto circa 44.726 GWh nel 2011 e 46.755 GWh nel 2012, contribuendo rispettivamente all'12,9% e al 13,7% 57 del fabbisogno elettrico complessivo. 

A fronte di questi dati, tutto sommato abbastanza modesti, scopriamo che gli impianti a carbone nel 2011 avevano prodotto oltre 38,3 milioni di tonnellate di CO2, che nel 2012 dovrebbero aver superato i 40 milioni di tonnellate, corrispondenti a oltre 1/3 di tutte le emissioni del sistema elettrico nazionale.

Queste sono le centrali a carbone in Italia:

  1. Centrale di Brindisi Nord (BR) di proprietà della EDIPOWER SpA. La società utilizza carbone in 2 sezioni da 320 MW.
  2. Centrale di Fiumesanto (SS) di proprietà di E.ON ITALIA SpA, ha 2 sezioni a carbone da 320 MW.
  3. Centrale friulana di Monfalcone, di proprietà di A2A SpA composta di 4 sezioni, di cui due alimentate a carbone da 165 e 171 MW e due ad olio combustibile da 320 MW.
  4. Centrale di Torrevaldaliga Nord di proprietà di ENEL SpA, è composta da 3 sezioni da 660 MW riconvertite a carbone. La centrale è operativa dal 2009.
  5. Centrale di Vado Ligure di proprietà diTIRRENO POWER SpA, è suddivisa in 4 sezioni di cui due da 330 MW che vanno a carbone. Il progetto di costruzione di una nuova unità a carbone di 460 MW ad elevato rendimento, oltre che l’ammodernamento delle sezioni esistenti al fine di migliorarne le performance ambientali ha ottenuto la firma del decreto VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)da parte del Ministero dell’Amibiente nel corso del 2009.
  6. Centrale di Brescia di proprietà di A2A SpA, è composta da 1 sezione da 70 MW che va a carbone.
  7. Centrale di Brindisi Sud di proprietà di ENEL SpA, composta da 4 unità ciascuna da 660 MW alimentate a carbone. 
  8. Centrale di Genova di proprietà di ENEL SpA, composta da 2 unità, una da 295 MW alimentate a carbone.
  9. Centrale del Sulcis di proprietà di ENEL SpA, composta da 1 unità da 340 MW alimentata a carbone.
  10. Centrale di Fusina di proprietà di ENEL SpA, composta da 4 unità da 320 MW alimentate a carbone e ulteriori 2 unità da 160 MW.
  11. Centrale di Marghera di proprietà di ENEL SpA, composta da 2 unità da 70 MW alimentate a carbone.
  12. Centrale di La Spezia di proprietà di ENEL SpA, composta da 1 unità da 600 MW alimentata carbone.
  13. Centrale di Bastardo di proprietà di ENEL SpA , composta da 2 unità da 75 MW alimentate a carbone.
I dati che arrivano dalla nuova edizione del rapporto 'Carbone: un ritorno al passato inutile e pericolo', presentato dal Wwf, nel corso di una conferenza stampa a Roma, non sono molto rassicuranti.

A livello europeo l'Health and Environment Alliance ha stimato costi per l'impatto sanitario provocato dalla combustione del carbone compresi tra 15,5 e 42,8 miliardi di euro annui. Da qui il rinnovato appello del Wwf a puntare alla decarbonizzazione.

Tra l'altro, come ricorda il Wwf nella scheda sui costi dell'energia "Le rinnovabili convengono a tutti", in Europa i reali costi che pesano sulle bollette elettriche sono i 100 miliardi di euro di incentivi a fonti fossili e nucleare contro i 30 alle energie rinnovabili, e anche in Italia il maggiore incremento della bolletta elettrica è dovuto all'aumento del costo dei combustibili fossili da cui dipendiamo per l'80% e non certo agli incentivi concessi alle energie rinnovabili.


Qui sotto un'immagine significativa sui danni per le centrali a carbone


Non è meglio utilizzare energia pulita che, addirittura, ci offre la natura?

VISITA IL MIO NUOVO PORTALE

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...